Non gattona ancora, perché?

A che età dovrebbe iniziare a gattonare un bambino? E’ normale che un bambino voglia stare sempre in piedi e camminare anche se non è in grado di gattonare? E’ indispensabile che gattoni? Mi devo preoccupare se a 9/10 mesi non gattona ancora? Cosa posso fare per aiutare mio figlio a gattonare?

Sono queste le domande che mi rivolgono spesso i genitori!

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Prima di rispondere a queste domande vi spiego perché ritengo sia così importante che un bambino sperimenti questa fondamentale tappa motoria:

Perché è importante gattonare

  • Il gattonare rafforza il sistema muscolare ed osteo-articolare, oltre che l’equilibrio e prepara il bambino ad assumere la posizione verticale ed una postura corretta;
  • Il gattonare permette al bambino di cadere dalla posizione eretta (in piedi o quando cammina), senza farsi male, atterrando prima con le ginocchia e poi con le mani. I bambini che non hanno mai gattonato rischiano di cadere sbattendo il naso ed i denti!
  • Un bambino che sa cadere affronta con più tranquillità sia lo stare in piedi che il provare a camminare perché sa come scendere e come rialzarsi quando ne ha bisogno, in modo autonomo, senza bisogno di un adulto;
  • Riuscire a spostarsi presto in modo autonomo permette al bambino di venire a contatto con più oggetti e fare più esperienze senso-motorie, di migliorare la coordinazione fine ed oculo manuale e di sviluppare una fitta rete neurale, che è fondamentale per lo sviluppo dell’intelligenza (ti consiglio di guardarti il video “Hai un bambino da 0 a 3 anni”)
  • Gattonando impara a muoversi nello spazio e ad orientarsi;
  • Migliora la percezione del suo schema corporeo e favorisce la strutturazione dello schema motorio;
  • Gattonando può raggiungere la mamma che si è allontanata da lui o in un’altra stanza e riesce così a gestire meglio l’ansia di separazione, caratteristica di questa fascia d’ età;
  • Un bambino che gattona coordina alternativamente gambe e braccia, facendo lavorare in sinergia i due emisferi cerebrali. Questo movimento favorisce, più di ogni altro, lo sviluppo del mesencefalo e del ponte…e avrà più probabilità di sviluppare una buona coordinazione motoria, utile per qualsiasi sport in futuro;
  • Grazie alla stimolazione coordinata dei due emisferi i bambini che gattonano hanno meno probabilità di soffrire di dislessia;
  • La posizione carponi ed il movimento del gattonare stimolano la convergenza visiva (il bambino deve mettere a fuoco oggetti a breve distanza), la visione bifocale (impara a mettere a fuoco oggetti vicine e lontani), la visione binoculare (gli occhi imparano a lavorare assieme);
  • Il gattonare permette al bambino di raggiungere da solo ciò che vuole e ciò favorisce l’autonomia, l’indipendenza, l’intraprendenza … doti che gli serviranno anche da grande;
  • Un bambino che riesce a raggiungere da solo quello che desidera si sente inoltre gratificato e soddisfatto e ciò rafforza la sua autostima!

Tutto questo non significa che se vostro figlio non ha gattonato sarà un disadattato e avrà grossi problemi, ma se si desidera dargli più opportunità di realizzarsi nello sport, nello studio, nella vita, dategliene la possibilità!

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Lo sviluppo psicomotorio: girarsi, strisciare, gattonare e camminare

Se si rispettano i tempi del bambino permettendogli di raggiungere da solo le varie tappe motorie e gli si crea un ambiente stimolante in cui sia motivato a sperimentare e a muoversi da solo (senza mai fargli conoscere la posizione seduta o la posizione in piedi prima che lui la raggiunga da solo), INEVITABLIMENTE arriverà spontaneamente a strisciare e a gattonare.

Se si rispetta ciò che saggiamente ha predisposto madre natura, per poter mettersi in piedi da solo dovrà essere in grado di raggiungere un sostegno (gattonando o strisciando).

Per poter gattonare o strisciare dovrà prima essere in grado di girarsi e di mettersi in posizione prona. Per poter sedersi dovrà prima essere in grado di mettersi a carponi e da lì potrà sedersi per osservare meglio il gioco che ha raggiunto.

Se il bambino segue percorsi diversi è perché un adulto lo ha aiutato a raggiungere una posizione senza rispettare i tempi del bambino e lo ha aiutato a sedersi o a mettersi in piedi saltando le tappe precedenti.

Provate ad immaginare un bambino in grado di camminare ma non in grado di gattonare o di strisciare. Cosa fa quando cade per terra, sperando che non sbatta il naso e che non si rompa i denti? Come fa a rimettersi in piedi da solo? Come fa a raggiungere un sostegno per rialzarsi? Sarà costretto a chiamare un adulto che lo rimetta in piedi e dipenderà costantemente da lui!

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Evitare la posizione seduta finché non la raggiunge da solo

Molto probabilmente un bambino che ha già conosciuto la comodità della posizione seduta, in cui senza far fatica vede il mondo ed ha le mani libere per giocare, non gradirà di ritrovarsi a terra in posizione prona, dove per poter guardarsi attorno dovrà sollevare il capo e sostenersi sulle braccia e per prendere un oggetto in mano dovrà fare sforzi muscolari immani … e con lui sarà molto più difficile (ma non impossibile) proporgli gli esercizi che favoriscono il gattonare. Un bambino è pronto per stare in posizione seduta, quando da solo dalla posizione gattoni, raccoglie l’oggetto e si mette a sedere per aver le mani libere per giocare.

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Non ha mai gattonato ma cammina

Se il vostro bambino è già in grado di camminare ma non ha mai gattonato giocate con lui a imitare come il gattino, il cane o qualsiasi animale che lo affascini e che si sposti in quadrupedia! Uno degli stimoli che più motiva il bambino a spostarsi è la presenza di un animale vero! Se ne avete la possibilità tenetene uno a breve distanza dal bambino in modo che lui provi a raggiungerlo!

Quando un bambino inizia a gattonare

Riassumendo, e dando risposta alle domande iniziali, un bambino che fin dai primi giorni di vita è stato correttamente stimolato e ha avuto modo di assumere posizioni che gli hanno permesso di allenare tutti i suoi muscoli (e non è mai stato messo in posizione seduta), molto probabilmente inizierà a gattonare tra i 5 e i 7 mesi di vita.

Come ho già anticipato prima non è indispensabile che un bambino gattoni, ma se lo fa ne sarà avvantaggiato sia a livello motorio che a livello cognitivo. Il gattonare permette al bambino di raggiungere da solo giochi, oggetti (anche quelli che i genitori non gli darebbero mai!) o i propri genitori. Questa tappa motoria favorisce la sua autonomia, la sua intraprendenza, la sicurezza in se’ stessi e soprattutto l’AUTOSTIMA.

Nell’incontro “Come favorire il girarsi, lo strisciare e il gattonare“ all’interno del PERCORSO PRIMI SORRISI” troverete moltissimi esercizi ed attività pratiche da proporre ai vostri bambini per favorire, fin dai primi giorni di vita, sia il girarsi, sia lo strisciare che il gattonare ed il camminare… giocando e divertendovi con il vostro bambino!

Nadia Carollo