Alimentazione bambini: come favorire un buon rapporto con il cibo

Alimentazione bambini: come favorire un buon rapporto con il cibo

Durata di lettura dell’articolo: 10 minuti 

A volte il rapporto dei bambini con il cibo è fonte di preoccupazione per i genitori. È giusto insistere per farli mangiare di più o limitarli se mangiano tanto?

Di fatto non esistono delle regole fisse, né tantomeno delle quantità standard. I bambini hanno una capacità incredibile di autoregolarsi e di adattarsi a diete diverse. Ciò che più ci può aiutare è osservare il loro stato di salute generico. Stanno bene? Hanno energia e sono in continuo movimento? Dormono bene, sono sereni e hanno un umore stabile? Fanno pipì e scaricano regolarmente? Presentano segni di obesità?

L’educazione alimentare nei primi anni di vita gioca un ruolo cruciale nello sviluppo di abitudini sane che accompagneranno i bambini per tutta la vita. Dopo lo svezzamento, è fondamentale impostare un regime alimentare equilibrato che supporti la crescita e lo sviluppo.

In Italia l’obesità infantile è in continuo aumento. Capire e applicare i principi di un’alimentazione salutare durante l’infanzia è più importante che mai.

L’importanza del fabbisogno nutrizionale nei bambini

Un’alimentazione bilanciata è essenziale per una crescita sana. Un bambino ha bisogno di un equilibrio nutrizionale ben definito: i carboidrati dovrebbero costituire il 50-60% delle calorie giornaliere, i grassi, preferibilmente insaturi, il 30% e le proteine il 15%. Queste percentuali possono variare in base all’età, al peso e all’attività fisica del bambino.

È essenziale una dieta varia per prevenire carenze nutrizionali e problemi di peso. I carboidrati complessi, come pasta e cereali integrali, dovrebbero essere preferiti rispetto a quelli semplici. È importante anche includere abbondanti quantità di fibre, presenti in frutta, verdura e legumi, assicurare un adeguato apporto idrico e controllare gli spuntini.

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L’atteggiamento del genitore e gli effetti sul bambino

L’ansia dei genitori e la loro eccessiva attenzione a cosa, come e quanto mangiano i bambini, spesso, anziché favorire una sana e corretta alimentazione, crea l’effetto contrario, spingendo il bambino a rifiutare il cibo per avere più attenzioni.

È importante che i genitori si informino su quale tipo di alimentazione sia più adeguata per i loro figli e che verifichino nella loro dieta ci sia un corretto apporto nutritivo con cibi di qualità. È altrettanto importante che i genitori abbiano un atteggiamento che favorisca il più possibile un buon rapporto con il cibo già a partire dallo svezzamento.

Come favorire un buon rapporto con il cibo

Promuovere un rapporto sano con il cibo fin dall’infanzia, tenendo conto delle esigenze nutrizionali specifiche dei bambini, è fondamentale per abituare il bambino a una dieta varia, sana ed equilibrata. Un ambiente familiare sereno, l’esempio positivo dei genitori e l’importanza di evitare di usare il cibo come premio o punizione sono alcuni consigli basilari per una buona alimentazione nel bambino, così come incoraggiarlo a partecipare attivamente nella scelta e preparazione dei pasti.

Ecco qui di seguito una serie di consigli utili che possono aiutarvi per improntare una sana alimentazione per il vostro bambino.

1. Essere l’esempio alimentare
II bambini prendono come punto di riferimento i loro genitori. Cercate quindi di diventare il loro modello alimentare, mostrandovi aperti ad assaggiare nuovi cibi. Abbiate fiducia: prima o poi faranno tesoro di tutto ciò.

2. Pianificare l’alimentazione
Quando pianificate attentamente la vostra alimentazione, assicurandovi di mangiare in modo sano e equilibrato, e notate che il vostro bambino è in salute e cresce bene, non è necessario preoccuparsi eccessivamente delle sue scelte alimentari. Offritegli opzioni sane, ma lasciate che scelga liberamente cosa mangiare, sia in casa che quando si trova in contesti sociali diversi. Ricordate: imporvi troppo insistentemente o mostrare eccessiva emotività riguardo al cibo può, in alcuni casi, portare i bambini a rifiutare determinati alimenti o a sviluppare un atteggiamento oppositivo nei confronti del cibo.

3. Stimolare un ambiente emotivo sereno
La mente umana ha un’influenza sorprendente sulla salute fisica: può contribuire a ristabilire il benessere in un corpo danneggiato o malnutrito, ma, allo stesso tempo, può anche causare malattie in un corpo perfettamente nutrito. I bambini, in particolare, hanno una capacità notevolmente maggiore degli adulti di tollerare alcuni cibi meno salutari. Tuttavia, per il loro benessere generale, un ambiente familiare emotivamente stabile e privo di conflitti, anche riguardo al cibo, è molto più benefico rispetto a una dieta perfettamente equilibrata.

4. Evitare di imporre e forzare
Evitate di imporre o forzare il bambino a mangiare. Non insistete a imboccarlo se è distratto o impegnato in altre attività. Se però notate che il bambino mangia poco o cresce lentamente, è importante discuterne con il pediatra per escludere eventuali problemi di salute.

5. Fatelo sentire amato indipendentemente da ciò che mangia
È fondamentale far sentire il bambino amato, accolto e accettato, a prescindere dalle sue abitudini alimentari. Questo significa offrirgli sostegno e comprensione, mostrandogli affetto incondizionato che non sia legato alle sue scelte di cibo. Creare un ambiente in cui si sente sicuro e accettato lo aiuterà a sviluppare un rapporto sano con il cibo e con sé stesso.

6. Evitare di giudicarlo
Non etichettare il bambino come bravo, buono o cattivo basandovi sulle sue scelte alimentari. Ricordategli che, indipendentemente da ciò che mangia, resta sempre un bambino eccezionale. Evitare di legare il suo valore personale al comportamento a tavola contribuirà a rafforzare la sua autostima e il suo benessere emotivo.

7. Soddisfare i bisogni emotivi ed evitare il cibo come gratificazione
Dopo il primo anno di vita, evitate di utilizzare il cibo o l’allattamento come gratificazione o come un mezzo per soddisfare i bisogni emotivi del bambino, come ad esempio quando si fa male o dopo una discussione.

8. Offrire sempre sempre la possibilità di scelta
Date sempre delle possibilità di scelta al bambino. Evitate di tenere in casa e di mangiare davanti ai bambini cibi che ritenete poco salutari e che preferireste che vostro figlio non mangiasse. Non fatene un dramma se però fuori casa, come alle feste di compleanno o dai nonni, ogni tanto li mangia.

9. Tenere il cibo fuori dalla sua portata
I cibi da usare saltuariamente riponeteli fuori dalla vista del bambino. Lasciate invece sempre a portata di mano dell’acqua da bere.

10. Evitare di sostituire latte materno con latte vaccino
Dopo lo svezzamento, evitate di sostituire il latte materno con il latte vaccino. È uno dei cibi che crea più dipendenza e che può indurre alcuni bambini a saltare i pranzi in attesa del latte! Ricordate che il calcio lo si trova anche nei cibi vegetali. Provate a proporgli una bevanda alternativa, come il latte vegetale di mandorla, riso, o soia).

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11. Cibi nuovi… solo per voi
Quando introducete nuovi cibi, cucinateli prima per voi e mangiateli davanti al bambino, dimostrando quanto li apprezziate. Evitate però di offrirli al bambino a meno che non sia lui stesso a manifestare interesse e a chiederveli. In questo modo, non forzerete la sua curiosità, lasciando che sia il suo interesse spontaneo a guidarlo verso nuove esperienze culinarie.

12. Frutta fresca e verdura nelle ore che precedono pranzo o cena
Per incoraggiare il bambino a provare nuovi cibi, potete mettere a sua disposizione ciotoline con pezzetti di frutta fresca, frutta secca o verdure nelle ore che precedono i pasti. Mentre li gustate voi stessi, mostrate quanto siano appetitosi. Se il bambino vi vede sgranocchiarli con piacere, soprattutto quando inizia a sentirsi affamato, è probabile che prima o poi esprima il desiderio di assaggiarli. Potete suggerirgli di non prendere troppo cibo e di lasciarne un po’ anche per voi. Per i bambini più piccoli che ancora gattonano, assicuratevi di tagliare i pezzetti abbastanza piccoli e di posizionarli dove possono facilmente raggiungerli.

13. Lasciate che mangino da soli
Lasciate che i vostri bimbi mangino il più possibile da soli, anche se si sporcano. Nei primi anni è importantissimo lasciargli l’autonomia di sperimentare e di approcciarsi al cibo nel loro modo, toccandolo con le mani e annusandolo.

14. Coinvolgeteli nel preparare da mangiare
Coinvolgete i vostri bambini nella preparazione dei cibi. Approfittate di questi momenti per divertirvi insieme, creando composizioni grafiche e artistiche con il cibo. Questo renderà l’esperienza in cucina non solo educativa, ma anche divertente e stimolante per loro.

15. Attenzione a intolleranze o allergie
Se sospettate che il vostro bambino possa essere soggetto a intolleranze o allergie alimentari, è importante adottare misure preventive. Prestate attenzione ai cibi che possono contenere o rilasciare istamina e cercate di identificare il prima possibile eventuali intolleranze, per poter eliminare temporaneamente determinati alimenti dalla sua dieta. Evitate inoltre di far consumare al bambino lo stesso cibo tutti i giorni e consultate un nutrizionista o un dietista per ricevere consigli su un regime alimentare adeguato e sicuro per lui.

16. Se ha poco appetito di natura…
Se un bambino di natura ha poco appetito, non insistete affinché mangi frequentemente e in grandi quantità. Piuttosto, lasciate che ogni tanto percepisca lo stimolo della fame e non riempite troppo il suo piatto. Dategli l’opportunità di chiedere un secondo piatto se lo desidera. È importante anche non obbligarlo a finire tutto quello che c’è nel piatto, ma piuttosto incoraggiarlo ad ascoltare il proprio senso di sazietà.

17. Se è predisposto all’obesità…
Se un bambino è predisposto all’obesità, cercate di fargli fare più movimento e coinvolgetelo in attività che lo appassionino maggiormente. Offritegli spesso cibi ad alto potere nutrizionale e a basso potere calorico in modo che non percepisca la sensazione di fame e che non abbia la sensazione di dover rinunciare al cibo.

18. Se dopo qualche ora di digiuno…
Se un bambino dopo un po’ di ore di digiuno è particolarmente nervoso, dice di star male, lamenta mal di pancia, mal di testa, nausea, tremolii, verificate che non sia in crisi ipoglicemica. Eventualmente fategli assumere subito degli zuccheri semplici, come succhi, bevande zuccherate o marmellata e parlatene con il pediatra.

19. Vitamine
Verificate se sta introducendo sufficiente vitamina D e vitamina B12 ed eventualmente integratele. Fate però attenzione con gli integratori e prediligete cibi a base di frutta e verdura, ricchi di vitamine e di minerali, come, per esempio, succhi e frullati, macedonia, minestre, puree di frutta ecc.

20. Fibre
Nei primi due anni di vita, è consigliabile moderare l’apporto di fibre nella dieta del bambino. Potete optare per brodo vegetale arricchito con qualche cucchiaio di passato o utilizzare i centrifugati. È importante anche limitare l’uso del sale ed evitare ingredienti come glutammato, olio di palma e di cocco, coloranti e conservanti.

Per approfondire queste tematiche e imparare a promuovere un buon rapporto con il cibo e una buona alimentazione per il tuo bambino, ti invitiamo a partecipare agli incontri sul tema “Svezzamento Naturale” con la nutrizionista.

Ricorda che l’alimentazione gioca un ruolo cruciale non solo nella salute dei nostri bambini, ma anche nella nostra!

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