Una delle richieste che mi fanno le mamme che ci seguono riguarda la scelta della scuola dell’infanzia e della scuola elementare. Premetto che questo tipo di scelta è estremamente soggettiva per cui mi limiterò ad esprimere quello che è il mio pensiero in merito.
Il tempo che il bambino trascorre a scuola dai 3 anni in su è davvero molto ed ha un ruolo davvero importante sul suo sviluppo, sia a livello cognitivo che affettivo – sociale e relazionale. Penso quindi sia importante che un genitore a cui sta a cuore il benessere del proprio bimbo si prenda del tempo per informarsi e per scegliere la scuola più adeguata non dando per scontato che il bambino debba frequentare quella più vicina a casa.

Senz’altro nella scelta è importante considerare:
-il budget economico che si ha a disposizione (le scuole private non sono accessibili a tutti);
-il tempo e i mezzi a disposizione per poterlo portare in una scuola eventualmente più lontana;
-la possibilità di tenere il bambino a casa nel pomeriggio nel caso si scelga una scuola con frequenza solo il mattino.
Innanzitutto, per tranquillizzare i genitori, sottolineo che i bambini hanno delle capacità di adattamento e di superare i problemi, incredibili, per cui, se vi trovate nelle condizioni di NON AVERE SCELTA e di dover mandare il bambino nella scuola pubblica più vicina a casa (o vicino ai nonni) di cui avete sentito parlar male, sappiate che, con il vostro aiuto, potrà comunque riceverne il meglio e superare eventuali difficoltà. Il tutto però con un maggior dispendio di energia da parte vostra per colmare eventuali lacune scolastiche o per aiutarlo a convivere con insegnanti negativi. La differenza la potrete fare sempre voi!
Se non avete problemi economici e avete la possibilità di scegliere una scuola anche ad una certa distanza vi consiglio di informarvi, sia andando a visitare la scuola, sia chiedendo ad altri genitori soprattutto relativamente agli aspetti qui sotto riportati:
PER LA SCUOLA DELL’ INFANZIA:
– I bambini che conoscete sono entusiasti di andare a scuola o vanno mal volentieri? Sono molto affezionati alle insegnanti?
– La scuola ha giardino, palestra e ampi spazi all’ aperto? E’ in un luogo con molto traffico?
– Propongono l’inglese con insegnante madrelingua? Se sì, per quante ore la settimana?
– Propongono dei laboratori particolari (di cucina, yoga per bambini, di musica…)?
– Al termine del percorso sono in grado di leggere e scrivere, almeno le cose più semplici?


L’aspetto più importante per me è rappresentato dal fatto che l’ambiente sia emotivamente sereno e coinvolgente e che le insegnanti sappiano valorizzare i bambini. Se ci sono questi requisiti inevitabilmente i bambini partecipano volentieri (a parte qualche periodo iniziale di inserimento).
Al giorno d’oggi, nella società in cui viviamo, è molto importante anche l’inserimento precoce dell’inglese, soprattutto in questa fascia d’età dove il linguaggio si sta evolvendo al massimo. L’insegnante madrelingua fa la differenza!
Un aspetto da non sottovalutare è inoltre la collocazione della scuola: trascorrendo 8 ore al giorno se si trova in un posto non trafficato dove possono fare attività all’aria aperta la salute ne sarà avvantaggiata. Non avete idea dei danni dello smog per i nostri bimbi. Io personalmente per la mia quarta figlia ho scelto una fattoria didattica in un posto disperso in collina. Ovviamente dopo aver appurato che è gestito da insegnanti competenti, con anni di esperienza di insegnamento e soprattutto dopo aver contattato più mamme che mi hanno confermato l’entusiasmo con cui vanno a scuola i loro figli … per non parlare del fatto che si ammalano molto meno della media, nonostante trascorrono la maggior parte del tempo all’aperto, anche con le basse temperature.
Inoltre è importante che la scuola dell’infanzia proponga, tramite il gioco, attività di pre-lettura e di pre-scrittura in quanto le scuole elementari danno sempre più per scontato che i bambini abbiano le basi per leggere e scrivere. Se la scuola che scegliete dovesse essere carente in questo senso trovate il modo di integrarle a casa.
PER LA SCUOLA ELEMENTARE
– Quante ore fanno di inglese? C’è l’insegnante madrelingua?
– Fanno laboratori pratici, anche all’aperto e molte attività di gruppo?
– Propongono programmi personalizzati in base ai livelli dei ragazzi o propongono le stesse attività a tutti indipendentemente dal livello e dalle predisposizioni personali?
– E’ una scuola tecnologicamente evoluta? Propongono laboratori digitali?
– Completano la programmazione all’interno dell’ orario scolastico o richiedono ulteriore studio anche a casa?
– Sono preparati ad accogliere i bambini con problemi di dislessia?


Per la scuola elementare la collocazione della struttura è meno determinante nella scelta, anche se ovviamente una scuola con spazi all’aperto e in mezzo alla natura è un valore aggiunto. Sempre in relazione all’inserimento nella nostra società una scuola che permette ai ragazzi di esprimersi anche in lingua inglese e che li prepari ad interagire ATTIVAMENTE, in modo creativo, con le apparecchiature digitali, darà più probabilità di inserimento futuro anche extrascolastico. Ormai la nostra quotidianità richiede una buona conoscenza dell’inglese e della tecnologia, anche rimanendo all’interno delle mura domestiche!
Altro aspetto non meno importante sono i compiti extrascolastici. La maggior parte dei genitori italiani pensa che più una scuola fa “LAVORARE” i ragazzi, anche riempendoli di compiti a casa, e maggiori probabilità di successo avranno. Io la penso esattamente al contrario: più spazio togliamo ai nostri ragazzi da dedicare tempo alle loro passioni e ad attività creative, autogestite, e più gli taglieremo loro le ali verso la loro realizzazione! Le scuole anglosassoni non prevedono compiti da fare a casa, propongono attività sportive varie e diversificate all’interno dell’orario scolastico e, cosa che più apprezzo, non caricano di pressione i bambini con interrogazioni e test ma li valutano a 360 gradi nella loro quotidianità ed interagendo con loro soprattutto attraverso il gioco. Di fatto i ragazzi inglesi studiano molto meno dei nostri, fanno molte più attività pratiche, con laboratori, e a livello di risultati ci hanno superato da un pezzo in merito a test su competenze matematiche e di lettura! L’italia, nelle valutazioni dei sistemi scolastici mondiali, risulta tra gli ultimi posti!
Tra i punti indicati per la scelta della scuola ho indicato anche le competenze relative ai bambini con problemi di dislessia in quanto molti dei problemi che i bambini incontrano a scuola sono dovuti proprio a questa. Saperli riconoscere precocemente e saperli gestire è un elemento importantissimo per il successo scolastico di molti ragazzi.
Io personalmente ho iscritto i miei figli ad una scuola internazionale inglese e ho sempre trovato insegnanti molto all’avanguardia!
Per quanto riguarda le scuole parentali (in cui i genitori fanno da insegnanti ai loro figli), penso che il ruolo genitoriale debba essere distinto da quello dell’insegnante, soprattutto dopo i 3 anni di età. Il ruolo di insegnante richiede competenze ed anni di studio che non si possono improvvisare, così come il contatto sociale con altri bambini che la scuola offre, non può venir colmato a casa o semplicemente con attività sportive.
Ho dei dubbi anche per quanto riguarda scuole alternative tipo “Le scuole nel bosco” in quanto la scuola dovrebbe preparare i nostri ragazzi a collocarsi nella società in cui viviamo e non ad una realtà fuori dal mondo. Senz’altro se si può integrare, magari nel weekend, la vita all’ aperto in mezzo alla natura, assieme alla famiglia, penso sarebbe il massimo! Poi è chiaro che si sceglie sempre il male minore e a volte questa scelta potrebbe rappresentare la migliore che abbiamo a disposizione!
Ho qualche perplessità anche nei confronti di scuole steineriane, non per la filosofia di Steiner (che mi piace tantissimo) ma perché a volte ho visto estremizzare e mal interpretare questa filosofia, soprattutto da parte dei genitori, con conseguenze negative sui figli (soprattutto a livello di comportamento, di disciplina e di impegno).
Invito tutti i genitori che si avvicinano ad iscrivere i propri figli a scuola, di prendersi il tempo per informarsi e per ascoltare i genitori di bambini che hanno già terminato il percorso e si sono già inseriti nei cicli di studio successivi. Usate poi il vostro 6° senso e non solo la vostra mente razionale!

